IN MOSTRA L’UNIVERSO DI ALBERT EINSTEIN

di Mario Damasso

Nell’Annus Mirabilis, Pavia e altre città d’Italia celebrano lo scienziato con una serie di appuntamenti davvero interessanti

Anno 1894. La famiglia Einstein, lasciata Monaco di Baviera, si trasferisce in Italia con la speranza di avviare con successo una nuova attività nel settore elettrotecnico. Dapprima si stabilisce a Milano per poi, dopo qualche mese, spostarsi a Pavia.
Anno 2005. Da Berlino, dove è nata ed è stata allestita da maggio a settembre, arriva in Italia una mostra dedicata interamente alla figura di Albert Einstein: ai suoi tratti biografici e alla sua rivoluzionaria produzione scientifica. La mostra Albert Einstein, ingegnere dell’Universo è in realtà un progetto che si compone di una serie di mostre locali allestite in varie città italiane. E, sulla scia dell’itinerario seguito dalla famiglia Einstein più di cento anni fa, la prima città ad aprire di nuovo le porte al grande scienziato sarà Pavia, che è anche la sede principale dell’evento.

Dal 1 novembre 2005 al 31 gennaio 2006, il Museo della Tecnica Elettrica di Pavia (via Ferrata, località Cravino) ospita il primo di quattro appuntamenti nazionali dedicati ai grandi temi della fisica letti attraverso l’opera di Albert Einstein. Con modalità diverse da sede a sede, anche Bologna (Musei di Palazzo Poggi, 11 novembre 2005 - 8 gennaio 2006), Firenze (Istituto e Museo di Storia della Scienza, 9 dicembre 2005- 12 marzo 2006) e Bari (Sala Murat, 4 - 30 novembre 2005) – città legate ad Einstein da episodi della vita dello scienziato e per ragioni di natura scientifica – contribuiranno alle celebrazioni dell’Anno Mirabile einsteiniano ospitando mostre molto originali.

LA MOSTRA DI PAVIA
Pavia ospita un’esposizione che copre una superficie di ben 1200 m2. La mostra si compone di diverse sezioni le quali si susseguono secondo un percorso cronologico che punta dapprima a descrivere i grandi temi della fisica classica in Meccanica, Elettromagnetismo e Termodinamica. Questi costituivano la visione della Natura dominante alla fine Ottocento, ma alla fine del XIX secolo all’interno del sistema di conoscenze classiche si iniziarono ad aprire crepe profonde: furono proprio questi problemi aperti a costituire il punto di partenza della produzione scientifica di Einstein. La mostra si volge quindi proprio in questa direzione, illustrando nelle successive sezioni il pensiero einsteiniano e i suoi contributi rivoluzionari quali la spiegazione dell’effetto fotoelettrico (natura corpuscolare della luce e la sua interazione con la materia), l’interpretazione fisica del moto browniano (dimostrazione dell’esistenza degli atomi), la relatività ristretta e quella generale.

Ogni sezione della mostra è ricca di antica strumentazione e di fedeli riproduzioni quali, solo per citarne alcune, quella del piano inclinato di Galileo e della bacinella d’acqua che lo scienziato pisano utilizzava come orologio per misurare i tempi con cui i corpi si muovevano lungo di esso; quella della pila di Volta; quella di una pompa da vuoto con la quale si analizza la propagazione del suono e della luce; quella del calorimetro di Joule. Sono esposti documenti relativi ad Einstein e alla sua famiglia, grazie ai quali è possibile ricostruire molte delle tappe fondamentali della vita del grande scienziato e del periodo trascorso dalla famiglia Einstein in Lombardia.
Accanto a documentari e filmati, che utilizzano belle e chiare simulazioni per spiegare molti concetti scientifici e che illustrano anche gli ultimi risultati in campo cosmologico e astrofisico collegati alle scoperte di Einstein, un posto di rilievo meritano le postazioni interattive presenti lungo tutto il percorso espositivo. Si tratta di tappe dove è d’obbligo fermarsi e “mettere le mani in pasta”, non solo per la qualità e l’importanza storica delle esperienze allestite che si è chiamati a replicare, ma soprattutto perché la responsabilità scientifica degli esperimenti è affidata a studenti di scuola superiore provenienti da sei istituti pavesi (che si danno il cambio nei tre mesi di durata della mostra). Sono gli studenti, infatti, a coinvolgere il pubblico illustrando i principi fisici alla base di ciascun esperimento e spiegando dettagliatamente i risultati che si ottengono.

Dal 1 dicembre all’interno della mostra sarà aperto anche un laboratorio scientifico per le scuole primarie e materne che comprenderà un planetario, una versione semplificata del piano inclinato di Galileo, blocchi di legno da utilizzare come mattoni da costruzione e una serie di oggetti di ugual peso e forme diverse (e viceversa) per rendere più familiari ai giovanissimi i concetti di massa e forma geometrica.

L’EVENTO GENERALE E LA MOSTRA DI PAVIA RACCONTATE DAGLI ORGANIZZATORI E DAGLI STUDENTI
Descrivere con le sole parole una sezione intera di una mostra così ricca può non essere la strategia migliore per incuriosire possibili visitatori o per fornire utili informazioni agli insegnanti che vorrebbero accompagnare i propri studenti. E le cose possono complicarsi se ad essere descritti senza ausilio di immagini o video sono gli exhibit interattivi allestiti lungo il percorso espositivo e che trattano fenomeni della meccanica, dell’elettromagnetismo e della termodinamica e i contributi scientifici più importanti portati da Albert Einstein.
Ciò nonostante, i contributi audio che abbiamo raccolto rappresentano un’ottima testimonianza della mostra pavese, grazie alla preparazione e alla chiarezza dei nostri interlocutori:
Lea Cardinali e Lidia Falomo, tra gli ideatori e progettisti dell’intera iniziativa, e gli studenti del Liceo Scientifico Taramelli di Pavia, che erano “di turno” durante la nostra visita (senza far torto, perciò, alle altre cinque scuole pavesi che si alternano alla conduzione degli exhibit lungo tutta la durata della mostra).
Di seguito è possibile ascoltare le interviste, suddivise secondo il tema trattato, cliccando sulle icone .

La mostra a Pavia e nelle altre città d’Italia

0' 47 Lidia Falomo, uno degli organizzatori delle attività a livello nazionale e curatrice degli exhibit e delle postazioni multimediali della mostra di Pavia, ci racconta dove è nato il progetto di questa mostra e come questo si è evoluto arrivando in Italia.
1' 25" Lidia Falomo descrive le caratteristiche generali della mostra pavese.
1' 32" Lidia Falomo illustra come è strutturata l’intera iniziativa “Albert Einstein, ingegnere dell’Universo” nelle altre città italiane coinvolte: Bologna, Firenze e Bari.
3' 22"

Lea Cardinali si è occupata di allestire la sezione della mostra pavese in cui si ripercorrono le tappe biografiche più significative di Einstein, dai tre anni di età all’Annus Mirabilis 1905. La sezione raccoglie anche molte testimonianze di tutta la famiglia Einstein, in particolare del periodo in cui si stabilì in Italia.

In questo contributo audio Lea Cardinali illustra la parte della mostra dedicata agli anni prescolari di Albert Einstein.

2' 25" Qui sono descritte le occupazioni della famiglia Einstein a Monaco di Baviera, nel settore dell’elettrotecnica.
3' 52" Qui Lea Cardinali illustra i documenti in mostra che ripercorrono le vicissitudini della famiglia Einstein dopo il suo trasferimento in Italia: prima a Milano, poco tempo dopo a Pavia…e poi di nuovo a Milano.
4' 53" In questo contributo audio, Lea Cardinali illustra la figura del giovane studente Albert nel contesto dell’esperienza italiana della sua famiglia, dal “divorzio” con la scuola di Monaco al successivo trasferimento in Svizzera. Di particolare interesse sono le memorie della pavese Ernestina Marangoni, amica di Albert e della sorella Maja, ricche di testimonianze sul periodo trascorso dallo scienziato a Pavia.
2' 45" Qui si chiude la descrizione della parte della mostra dedicata al periodo italiano della famiglia Einstein. In particolare, Lea Cardinali ci conduce nella Pavia di fine Ottocento, tra immagini e ricordi degli abitanti di allora.

Gli esperimenti raccontati dagli studenti del Liceo Scientifico Taramelli

2' 22" Sezione dedicata alla Meccanica.
Moto di corpi lungo un piano inclinato: riproduzione del celebre esperimento di Galileo.
2' 39" Sezione dedicata alla Meccanica.
Un trenino elettrico illustra il principio di relatività di Galileo: le trasformazioni nel passaggio da un sistema di riferimento ad un altro.
2' 32" Sezione dedicata all’Elettromagnetismo.
La pila di Volta e il funzionamento dell’alternatore elettrico (dinamo).
2' 47" Sezione dedicata ai contributi scientifici di Albert Einstein.
Esperimento che illustra l’effetto fotoelettrico, la cui spiegazione valse a Einstein il premio Nobel nel 1921.
1' 23 Sezione dedicata ai contributi scientifici di Albert Einstein.
Come cambierebbe la nostra percezione dello spazio-tempo se potessimo viaggiare a velocità prossime a quelle della luce? Una bicicletta speciale ci conduce lungo le vie di Tubinga (Germania) in un viaggio “relativistico”.

Informazioni utili
Sul sito www.universoeinstein.it potete trovare la descrizione generale dell’intera iniziativa e tutti i dettagli sulle esposizioni nelle singole sedi nazionali. Troverete gli indirizzi E-mail e i numeri di telefono cui far riferimento per avere informazioni, dagli orari di apertura delle varie mostre ai costi dei biglietti di ingresso.

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